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LETTERA APERTA 16 aprile 2014

Dettagli della notizia

Cari Colleghi,
ho letto sul Nuovo Quotidiano di Puglia che l'Avvocatura salentina sarebbe spaccata e che divisi sarebbero anche i suoi "vertici" confondendo, evidentemente, l'Ordine Forense con l'Organismo Unitario dell'Avvocatura. Ho più volte fatto riferimento, nei miei interventi, al senso di responsabilità di tutti ed in particolare di quelli, tra noi, che rivestono ruoli a livello locale e nazionale.
Le decisioni dell'Assemblea, che tutti dovrebbero concorrere a formare con la loro partecipazione, devono essere rispettate, se assunte dalla maggioranza, fermo restando che ciascuno è libero di non astenersi trattandosi dell'esercizio di un diritto.
 Avvalorare, anche solo con il proprio comportamento, l'idea che l'adozione di una delibera, a maggioranza, comporti una spaccatura è da irresponsabili perché, in qualunque modo finisca, perdente sarà soltanto l'Avvocatura che molti, spesso solo a parole, dichiarano di voler difendere e tutelare. In questo anno, molto più difficile di quanto avrei potuto immaginare non solo per i problemi che abbiamo dovuto affrontare, ma anche per una sensazione di solitudine, ho più volte richiamato l'attenzione sulla necessità di una Avvocatura autorevole e credibile che non è merce che si acquista al mercato ma che si conquista quotidianamente, tutti insieme, con la coerenza, la trasparenza, la fermezza, l'equilibrio, la preparazione e tanto altro ma soprattutto, ne sono certo, con il rispetto verso se stessi e verso gli altri.
Oggi devo registrare una battuta di arresto in questo cammino che mi era sembrato avessimo ripreso: mi appello al Vostro senso di responsabilità e di appartenenza perché, ferme restando le scelte che ciascuno di Voi riterrà di fare con riferimento all'astensione, rispetti le scelte degli altri. Solo in questo modo potremo dimostrare, prima di tutto a noi stessi, di essere Avvocati e di poterci relazionare, a testa alta, con i nostri clienti, i nostri avversari, i Magistrati e tutti i nostri interlocutori, esigendo il rispetto che ci è dovuto per la funzione che svolgiamo.
L'occasione è propizia, seppure in un momento di difficoltà come l'attuale, per augurare a tutti Buona Pasqua.
Raffaele Fatano
 

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