Storia del Foro
Presentazione a cura dell'Avv. Giampaolo Salvatore
La vecchia Europa ci ha insegnato che nei governi liberali ed illuminati, l'Ordine forense ha sempre goduto della migliore autonomia, mentre negli stati autoritari, ha subito la vigilanza e la censura da parte del potere politico.
La storia moderna dell'Avvocatura inizia in Francia, nel secolo quattordicesimo, allorquando i sovrani cercarono di frenarne le aspirazioni di indipendenza ed autonomia.
Ciò malgrado, gli Avvocati francesi riuscirono ad imporre un proprio rappresentante, deputato discutere con il sovrano dei problemi inerenti alla professione, a partecipare ufficialmente in tutte le cerimonie pubbliche più solenni, a portare la bandiera o il bastone del Santo durante la festa nazionale della confraternita di S. Nicola. Da ciò il nome di batonnier, dato in Francia al rappresentante del Consiglio dell'Ordine, e consacrato in una legge nazionale del 1693.
La rivoluzione francese travolse anche gli avvocati: furono sciolte le corporazioni e gli ordini territoriali esistenti e fu vietato l'uso della divisa durante l'espletamento delle attività professionale e durante le cerimonie civili.
Nell'Italia appena unificata, “la legge uniforme per l'Ordine forense” dell'8 giugno 1874 n.1938, abrogò l'intera normativa vigente negli stati preunitari. Furono istituiti, presso ogni sede di tribunale, due distinti Ordini: il primo retto dal Consiglio di Disciplina dei Procuratori ed il secondo retto dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati.
I Consigli erano di nomina elettiva ed i loro provvedimenti, in materia di iscrizione o cancellazione e disciplinare erano impugnabili, su richiesta dell'interessato o del pubblico ministero, dinanzi alla Corte d'Appello. Le iscrizioni negli albi avvenivano per titoli o per esami o per compiuto periodo di esercizio professionale ed erano stabilite le incompatibilità dell'esercizio della professione con altre determinate attività impiegatizie e commerciali. Iniziò, da allora, un lungo percorso parlamentare di elaborazione dei concetti fondamentali della nostra professione.
Il primo presidente dell'Ordine degli Avvocati di Lecce fu l'avv. Pasquale Ruggieri, eletto con la storica delibera del 22 agosto 1874; dopo circa settant'anni, il il primo governo repubblicano nominò commissario straordinario del ricostituito ordine leccese, l'avv. Atlante Guglielmi che traghettò gli Avvocati salentini alla nomina del nuovo presidente attraverso libere elezioni.
Il resto è storia dei nostri giorni. La sezione storica del nostro sito, destinata ad essere arricchita ed ampliata con il contributo di tutti i Colleghi, nasce dall'esigenza di rendere nota l'attività di recupero di documenti di straordinaria importanza rinvenuti nelle cantine di palazzo Di Pietro e restaurati perché, diffusi, continuino ad essere patrimonio di inestimabile valore giuridico e deontologico.