CERIMONIA delle Toghe e dei Premi - Lecce 16 dicembre 2017
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Come negli scorsi anni, si è tenuta nell’Aula Magna della Corte d’Appello di Lecce la consueta cerimonia delle Toghe e dei Premi, nella quale sono stati festeggiati gli Avvocati Antonio Del Bene, Mario Fortunato, Salvatore Martino, Giovanni Pezzuto, Stefano San Martino, Luigi Retucci e Giuseppe Villani Lubelli per i loro cinquanta anni di professione, con la consegna della medaglia d’oro e gli Avvocati Giuseppe Magaraggia e Rodolfo Petrucci per i loro sessanta anni di ininterrotta attività legale, con la consegna di una targa ricordo.
Sono stati inoltre premiati alcuni giovani Avvocati, iscritti all’Albo, che si sono distinti per merito nella sessione di esami di abilitazione dell’anno 2015/2016, con il conferimento della Toga d’Oro e del Premio Vittorio Aymone all’Avv. Angelo Argese, migliore classificato in tutte le discipline; del Premio “Antonio Lisi” all’Avv. Irene Chiffi, migliore classificata nelle materie penalistiche; del “Premio Fondazione Capone Cartanì” all’Avv. Giuseppe Nicolò Paternoster, migliore classificato nelle materie amministrativistiche; del Premio “Pietro Lecciso” e del neo istituito Premio “Vittorio Mormando” all’Avv. Francesco Vinci, migliore classificato nelle materie civilistiche, del Premio “Antonio Nanna” all’Avv. Claudio Spano, migliore classificato nelle materie civil-lavoristiche; del Premio“Giuseppe De Judicibus” e Pari Opportunità agli Avv.ti Paola Ria e Francesco Rainò, i più giovani migliori classificati nelle materie penalistiche.
Nel corso della cerimonia sei neo-iscritti Avvocati (Maria Caforio, Francesco Campa, Roberta Casto, Francesca Chiriatti, Andrea Losavio, Teresa Pastore) hanno pronunciato l’impegno solenne, previsto dall’art. 8 della legge Professionale, dinanzi al Consiglio dell’Ordine convocato in pubblica seduta.
La Presidente Avv. Roberta Altavilla ha ricordato che questa cerimonia rappresenta per la categoria un momento importante, nel quale si rinnova il senso di appartenenza all’Avvocatura.
A quella Avvocatura che ogni giorno in silenzio fa il proprio dovere, con impegno e passione e che crede nella Giustizia e nel dovere di difesa. Che lavora con dignità, decoro, correttezza e competenza. Valori antichi, ma che restano attuali e che meritano il rispetto e l’apprezzamento della Società.
A quella Avvocatura che sente la solidarietà, come un cardine della professione e che assiste con lo stesso impegno e con la stessa professionalità adottati per il migliore cliente, coloro che non hanno mezzi sufficienti, senza mai ostentarlo.
E se purtroppo è vero che ogni categoria vi sono persone che sbagliano o che arrecano disagio con comportamenti poco corretti, le generalizzazioni sono destabilizzanti e creano sfiducia. Un Paese libero e civile deve invece ancora credere in una Avvocatura seria e preparata. Rinnegarla significherebbe rinnegare la libertà e la civiltà.
Allo stesso tempo non si deve vivere di autoreferenzialità e di ricordi, ma bisogna impegnarsi ad offrire opportunità ai più giovani, perché siano migliori di chi li ha preceduti e non si sentano soli nel loro cammino professionale, insegnando loro a rafforzare quel patto sociale che è alla base della professione dell’ Avvocato e che garantisce la fiducia di coloro che gli si affidano.
All’evento hanno partecipato molti Colleghi, numerose Autorità civili e militari ed i familiari dei festeggiati, in una sala gremita di persone ed in una atmosfera solenne ma al tempo stesso festosa, che si è conclusa con un coro lirico composto da cinque elementi, di cui due Avvocati, Linda Coclite (soprano) e Giuseppe Mazzeo (baritono) nonché da Maria Cristina Fina, Olga Fiore e Theodoros Moutevelis, accompagnati alla tastiera dal Maestro Vanessa Sotgiu, i quali hanno eseguito, con emozionante bravura, una antica ninna nanna salentina natalizia e l’Hallelujah di Leonard Cohen.