COMUNICATO DEL PRESIDENTE
La difficile ripresa dell’attività giudiziaria.
La ripresa dell’attività giudiziaria, a partire dal 12 maggio u.s., sta evidenziando in tutta Italia le difficoltà per raccordare l’emergenza sanitaria tuttora avvertita, con la necessità degli avvocati di riprendere l’attività professionale, partecipando alle udienze e accedendo agli uffici per tutti gli adempimenti che non possono essere svolti in via telematica.
Le indicazioni contenute nei Protocolli redatti dai Capi degli Uffici ai sensi dell’art.83, 6° e 7° comma del D.L. nr.18/2020, richiedono un’opera di sistemazione ed adattamento ad una realtà che si presenta quotidianamente in tutta la sua difficoltà. La scelta legislativa di affidare ai Capi degli Uffici la possibilità di dettare misure organizzative in questo periodo transitorio, fino al 31 luglio prossimo, sentiti i Consigli degli Ordini forensi, ha comportato, come conseguenza ineludibile, l’emanazione di molti provvedimenti, che possono ingenerare disorientamento, e la cui pratica applicazione prescrive un monitoraggio costante.
Il Consiglio dell’Ordine di Lecce, con la delibera del 28 aprile u.s., aveva allertato i Capi degli Uffici sulle possibili criticità che si sarebbero potute presentare al momento della ripresa. In particolare aveva chiesto che fosse resa efficiente e funzionale l’attività di Cancelleria, garantendo il costante presidio degli uffici, degli indirizzi PEC e delle postazioni telefoniche; e che fossero rese agevoli le modalità di accesso alle Cancellerie civili e penali, da parte degli Avvocati.
In realtà la Giustizia è ripartita solo in parte ed è alle prese con rinvii, uffici giudiziari quasi deserti e con gravi disservizi che provocano code e assembramenti all'esterno dei palazzi, come denunciato anche da OCF.
Oltre alla questione delle udienze, ormai solo a trattazione scritta, le maggiori problematiche si sono verificate proprio nei rapporti con le cancellerie e con la difficoltà, a volte l’impossibilità, per gli avvocati di essere ascoltati o di ricevere risposte in tempi adeguati. Questa situazione costituisce un grave vulnus all’attività dell’avvocato e ai diritti dei cittadini. Anche l’adozione del sistema “Elimina Code”, da parte del Tribunale, di cui si dà conto appresso, se da un lato può consentire una migliore organizzazione del lavoro per avvocati e cancelliere, deve poter prevedere, dall’altro, la possibilità di rappresentare situazioni di urgenza, e di accedere alle cancellerie anche al di fuori delle prenotazioni telematiche.
Sono situazioni che ciascuno di noi affronta per la prima volta, e che consentono di aprire gli occhi sulle tante inefficienze del sistema, da sempre presenti, ma che vengono esaltate dalla situazione di emergenza, che abbraccia tutti gli Uffici giudiziari d’Italia.
In questo momento, la scelta più istintiva potrebbe essere quella della protesta e della rivendicazione forte, con gesti simbolici ed eclatanti come è accaduto in altri Fori. La rilevanza nazionale della situazione richiede che lo stato di agitazione, già proclamato dall’Organismo di rappresentanza politica, sia accompagnato da iniziative incisive dirette al Ministro della Giustizia e al Governo.
A livello locale, riteniamo sia invece fondamentale, proprio in un momento in cui la figura dell’avvocato può apparire mortificata, tenere alto il ruolo della professione forense, rivendicando con forza i nostri diritti, ma continuando ad interloquire con chi, in questa fase emergenziale, ha dimostrato sensibilità e concretezza nell’affrontare le criticità, ed ha manifestato la propria disponibilità a cercare di rimuovere gli ostacoli ad un corretto svolgimento dell’attività giudiziale, da parte di tutti. Sotto questo profilo l’interlocuzione con i capi degli uffici giudiziari è quotidiana.
E’ quindi necessario, che l’avvocatura salentina dia prova di grande maturità e senso di comunità, e collabori alla individuazione degli aspetti critici di questa fase, provvedendo a segnalare in modo concreto e dettagliato le problematiche riscontrate, dal mancato rispetto dei protocolli, alle disfunzioni dei servizi di cancelleria, ai ritardi nelle risposte alle nostre istanze, contribuendo al miglioramento dei servizi, e dell’attività professionale dell’avvocato.
Analoghe considerazioni valgano per la possibilità di implementare le attività di udienza, prevedendo la celebrazione di un maggior numero di processi. Anche in questo senso si stanno valutando le condizioni sanitarie per verificare la concreta possibilità di pervenire a questo risultato.
E’ a disposizione degli Iscritti l’indirizzo email
front-office@ordineavvocatilecce.it
al quale inviare le varie segnalazioni e suggerimenti, che saranno immediatamente inoltrati al Presidente del Tribunale, dott.ssa Anna Rita Pasca, come espressamente da Lei richiesto.
Per ogni comunicazione o aggiornamento, gli Iscritti sono invitati a consultare il sito dell’Ordine: www.ordineavvocatilecce.it ovvero a rivolgersi ai Consiglieri dell’Ordine, che rimangono a disposizione dei Colleghi e dei praticanti.
Un caro saluto.
Il Presidente
Prof.Avv.Antonio de Mauro